Esiste un nesso tra la cultura della persona e la musica ascoltata dalla persona stessa, poiché palesemente la musica è cultura. Essere persone di cultura, nel senso generale del termine, vuol dire (come minimo): possedere basi fondamentali della propria lingua, conoscere (più o meno) altre lingue, essere informati sulle notizie quotidiane e sui fatti che coinvolgono la propria società, conoscere (più o meno) la storia e la scienza, conoscere (più o meno) l’arte (pittura, scultura, letteratura, danza, musica), conoscere(più o meno) le regole della natura ed il rispetto verso l’ ambiente, gli animali e gli esseri umani. Secondo il senso generale del termine questa è cultura nella sua “forma base di alto livello”, tale descrizione rappresenta quindi il “paletto” più alto di conoscenza culturale, oltre il quale si può benissimo andare poiché non esistono limiti al sapere ed alla conoscenza umana. In questo studio viene ipotizzata la “proporzionalità” della cultura posseduta alla musica ascoltata, vengono di seguito descritte le “famiglie musicali”.
Dividiamo la musica in 4 grandi range(famiglie) così definiti:
- 1° famiglia: musica classica (opera, composizioni, sinfonie);
- 2° famiglia: rock, jazz, blues, musica leggera 1 (De Andrè, Rino Gaetano, De Gregori..), determinate forme di reggae e rap;
- 3° famiglia: musica leggera 2 e pop (Mariah Carey, Michael Jackson..), determinate forme di rap,dance anni 70’-90’;
- 4° famiglia: musica neomelodica, house moderna, pop commerciale.
Secondo questo studio sociale, abitualmente ascoltare determinate forme di musica in un periodo (più o meno lungo, quindi ad esempio periodo che può essere una determinata fascia di età) rispecchia le qualità culturali della persona nel periodo stesso.
Quindi è persona di cultura chi ascolta:
- quasi certamente(95%), musica classica;
- molto probabilmente(80%), musica della 2° famiglia;
- probabilmente(50%), musica della 3° famiglia;
- poco probabilmente(10%), musica della 4° famiglia.
Tale “classificazione” non vuole essere critica nei confronti dei generi musicali, che nascono spontaneamente dai loro ideatori.. ma vuole essere critica nei confronti dei loro ascoltatori che in determinati ambiti rispecchiano un livello culturale basso che pone gravi rischi per l’andamento di una società.
In determinati contesti, volutamente un governo di una società non vuole diffondere un certo livello medio culturale alto al fine di controllare meglio la società stessa, questo primo passo del decadimento avviene tramite la distruzione dei sistemi statali di istruzione quindi ad esempio toccando scuole e università. Il tutto via via diventa un teatro delle marionette, con pochi burattinai e milioni di burattini. Constatare il livello culturale medio di una società si può, ad esempio buon “termometro” è la musica trasmessa alla radio.
Diffondere la cultura, quindi anche diffondere buona musica è il primo passo verso il cambiamento possibile, la conoscenza non deve mai conoscere crisi.. altrimenti la crisi sarà conosciuta dalla società.