giovedì 20 settembre 2012

‎"La logica della facciata",una logica di massa.


Per la logica della "normalità",metaforizzando,è più importante la punta dell'iceberg che il resto dell'iceberg stesso(che sta al di sotto della superficie marina)semplicemente perché quella parte non si vede,nonostante tale parte è enorme... non conta perché non si vede.
Migliaia di esempi nella nostra società,ove valorizzata è più l'apparenza che la sostanza.
A tutto si da un prezzo ed a niente un valore,come qualcuno,più importante del sottoscritto,disse.

Parliamo di "amore",ad esempio.
Il giorno più bello della propria vita,al secolo "matrimonio".
Quel giorno,si apre una maestosa scenografia... tutto dev'essere perfetto perché,perché è fondamentale l'apparenza di qualcosa di meraviglioso,e d'altronde poche volte sento dire ai matrimoni "ma quanto si amano questi due?",sento molte più volte,quasi in esclusiva,commenti sugli abiti,sulle portate,sui fiori,sulla macchina,sui parenti,sul ristorante,sulla casa,sui capelli,sul vestito... ma mai sull'amore,l'amore tra i due sembra passare in secondo piano,magari è davvero in secondo piano per la logica della normalità.
La voglia matta di "farsi una famiglia",non ha un ruolo di secondo piano la famiglia,ma la ricerca di condizioni idonee per formarla devono essere di primo piano,e la voglia di famiglia non deve essere un valore,ma un contorno,il vero valore deve essere l'affermazione di se stessi e di conseguenza la relativa formazione della famiglia.
E nell'amore,come in ogni fase di vita che incontra la religione:battesimo,comunione,cresima,funerale ecc. ecc.,sempre sempre fondamentale è apparire! Perfino quando si è morti,"voglio la tomba migliore che avete"... ma cazz quello è morto che se ne fa?

Parliamo di "politica",ad esempio.
L'uomo politico si distingue dall'uomo comune,lo si vede per stile e modi che è diverso.
La gente in questo campo ama,adula l'apparenza... la qualità estetica piuttosto che quella pratica,è osannata.
Un discorso detto in maniera convincente,e la gente si convince... non il discorso,ma il modo in cui lo si fa.
E tutte le teorie politiche,millenni di studi politici,vanno a farsi strabenedire per colpa d'una massa che valorizza l'apparenza e non la sostanza,ma poi se ne lamenta lo stesso.

Parliamo di "modi di vivere",ad esempio.
Spesso ho come la sensazione che molti non facciano qualcosa perché la vogliono fare veramente,la fanno perché gli altri la fanno,la fanno per moda.Orribile.Tremenda usanza che tende a conformare tutti,e da tutti non si riesce a capire dove sta il giusto e dove il meno giusto.Se si è tutti uguali come ci si distingue? Come si distingue? Come si fa la differenza? Qual'è la differenza?

Ecco,io credo che il primo vero dramma della nostra società non sia l'economia... ma proprio il nostro modo d'essere,direi la nostra "natura"(natura di normalità,non natura umana)la nostra ricerca ostinata della comodità e quindi della conformazione.La nostra voglia di essere gente comune e non "non comune".E' l'unico modo per distinguersi è apparire,non essere.
La voglia perenne di accontentarsi e mai di spingersi oltre,la costante ricerca di biglietti da visita,e non di contenuti.
Vogliamo veramente veder cambiare le cose? Distruggiamo quello che siamo,studiamo,ricerchiamo valori non convenzionali,coltiviamoli,diffondiamoli,creiamo una massa alternativa,cresciamo,diventiamo più grandi dell'attuale "massa normale",la superiamo,diventiamo NOI la normalità.
Accettare questa società è il primo passo verso il decadimento dell'umanità tutta.
Non possiamo accettare di vivere come non vogliamo,e credo che in molti si sono stancati di questo modo d'esser "normale".
Gli effetti della logica della facciata si ripercuotono sempre su noi: società del falso merito(pseudomeritocrazia), società del falso conservatorismo, società della falsa legalità e di un falso ordine, società di pseudovalori ecc. ecc.,non possiamo accettare di vivere in una pseudosocietà. Io voglio una Società!




"Devi imparare a non conformarti a ciò che le persone che ti stanno intorno considerano buono o cattivo impara ad agire secondo ciò che ti detta la tua coscienza.Una coscienza liberamente sviluppatasi ne saprà sempre di più di tutti i libri e di tutti i maestri messi insieme." 
[Georges Ivanovič Gurdjieff]