Tra l'altro, genialmente, c'è chi ha cercato di fomentare quest'onda dell'antipolitica (populismo antipolitico) cavalcandola fin quando è riuscito, cadendo poi nel baratro di se stesso come il M5S: un movimento populista, sterile, propositivo come un allucinogeno che nei momenti di responsabilità, la Politica è funzione del senso di responsabilità, o non è stato capace o si è tirato fuori dalla partita.
L'antipolitica si affronta solo ed esclusivamente con la buona Politica, non con le chiacchere. La Politica è senso di responsabilità, passione e lungimiranza (Weber). La Politica è una forma d'Arte, l'Arte di gestire la cosa pubblica, e se vogliamo tutte le buone azioni sono Politica: il cittadino, che compie il proprio dovere da cittadino, è un Politico. La partecipazione diretta alla democrazia è palese che debba avvenire in altre forme, rispetto alle origini democratiche, per via della complessità sociale della società moderna: la funzione sociale onesta, corretta e trasparente è una, la prima, forma di partecipazione diretta al funzionamento del proprio stato.
Solo che Politica è impegno, è sacrificio, è scomodità: quanti sono disposti realmente ad impegnarsi, a sacrificarsi ed a mettersi in posizioni scomode? Quanti sono capaci di non delegare il proprio pensiero, ma di formarlo ed esprimerlo con orgoglio? Avere un pensiero proprio dev'essere motivo d'orgoglio, avere un pensiero ed allinearlo ad altri pensieri collettivi. Appropriarsi ciecamente di un pensiero collettivo, facendo si che qualcuno abbia già pensato per noi, non è rispettoso nei confronti della nostra ragione. Questa è partecipazione popolare alla vita del proprio governo, questa è Politica, tutto il resto sono chiacchere per strappare deleghe di voto, di controllo e quindi di potere, su di voi.