Il Petrolio, carburante dell'economia mondiale, in questi ultimi giorni sta raggiungendo livelli minimi di costo, circa 30 Dollari al barile, eppure il costo della benzina non è diminuito, se non impercettibilmente. Perché?
Anzitutto isoliamo ed analizziamo solo il caso italiano: in Italia il costo della benzina è il 5° più alto al mondo, la motivazione principale è la tassazione del carburante, che arriva a pesare fino al 70% sul totale! Su 10€ di benzina, soltanto 3€ vanno a finire nel serbatoio, i restanti 7€ vanno allo stato.
Se il costo del petrolio fosse oggi 0€ al barile, noi pagheremmo comunque la benzina circa 90 centesimi.
Ma andiamo nel dettaglio, ragionando sul costo per litro di verde: la benzina oggi costa al distributore circa 1.41€, il totale delle accise ammonta a 0.73€ e l'Iva ammonta a 0.25€, il prezzo industriale è di 0.43€, pertanto il totale delle imposte è di 0.98€, più del doppio del prezzo industriale. E adesso l'assurdo: 0.16€ sono della tassa sulla tassa (Iva sulle accise), solo togliendo questo parziale, ci sarebbe un risparmio del 11%.
In pratica sul nostro territorio sono dislocati sportelli di versamento tributi travestiti da distributori di carburante: in teoria si versa benzina nel serbatoio, nella pratica si versano tributi nelle casse dello stato.
Analizziamo le accise: 0.26€, risalgono ad accise (note) aggiunte prima del 2010, che comprese di Iva arrivano a 0.32€. Solo i terremoti di Irpinia (1980) e Friuli (1976) ci costano oggi 9 centesimi e le missioni militari in Bosnia (1996) e Libano (1983) ci costano oggi 12 centesimi, chissà se abbiamo vinto ste guerre e se abbiamo sistemato le aree terremotate, tra le altre cose le stiamo pagando care da più di vent'anni!
Concludiamo, arrivando a soluzioni nell'ipotesi di due scenari: che si faccia chiarezza sull'obiettivo finanziario odierno delle accise di eventi del passato, che si taglino le accise del passato e che si tagli l'Iva sulle accise per un risparmio totale di circa il 25%.
Gli italiani sono contenti di pagare, ma per avere servizi efficienti, gli italiani non vogliono essere presi in giro (o forse si?).
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