mercoledì 20 gennaio 2016

Perché se il prezzo del petrolio diminuisce, quello della benzina no?

Il Petrolio, carburante dell'economia mondiale, in questi ultimi giorni sta raggiungendo livelli minimi di costo, circa 30 Dollari al barile, eppure il costo della benzina non è diminuito, se non impercettibilmente. Perché? 
Anzitutto isoliamo ed analizziamo solo il caso italiano: in Italia il costo della benzina è il 5° più alto al mondo, la motivazione principale è la tassazione del carburante, che arriva a pesare fino al 70% sul totale! Su 10€ di benzina, soltanto 3€ vanno a finire nel serbatoio, i restanti 7€ vanno allo stato.
Se il costo del petrolio fosse oggi 0€ al barile, noi pagheremmo comunque la benzina circa 90 centesimi.
Ma andiamo nel dettaglio, ragionando sul costo per litro di verde: la benzina oggi costa al distributore circa 1.41€, il totale delle accise ammonta a 0.73€ e l'Iva ammonta a 0.25€, il prezzo industriale è di 0.43€, pertanto il totale delle imposte è di 0.98€, più del doppio del prezzo industriale. E adesso l'assurdo: 0.16€ sono della tassa sulla tassa (Iva sulle accise), solo togliendo questo parziale, ci sarebbe un risparmio del 11%.
In pratica sul nostro territorio sono dislocati sportelli di versamento tributi travestiti da distributori di carburante: in teoria si versa benzina nel serbatoio, nella pratica si versano tributi nelle casse dello stato.

Analizziamo le accise: 0.26€, risalgono ad accise (note) aggiunte prima del 2010, che comprese di Iva arrivano a 0.32€. Solo i terremoti di Irpinia (1980) e Friuli (1976) ci costano oggi 9 centesimi e le missioni militari in Bosnia (1996) e Libano (1983) ci costano oggi 12 centesimi, chissà se abbiamo vinto ste guerre e se abbiamo sistemato le aree terremotate, tra le altre cose le stiamo pagando care da più di vent'anni! 

Concludiamo, arrivando a soluzioni nell'ipotesi di due scenari: che si faccia chiarezza sull'obiettivo finanziario odierno delle accise di eventi del passato, che si taglino le accise del passato e che si tagli l'Iva sulle accise per un risparmio totale di circa il 25%.
Gli italiani sono contenti di pagare, ma per avere servizi efficienti, gli italiani non vogliono essere presi in giro (o forse si?).

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