giovedì 9 maggio 2013

Peppino Impastato vive


Esattamente nella notte di 35 anni fa, un giovane candidato di Democrazia Proletaria al comune di Cinisi veniva brutalmente ucciso. Un personaggio più unico che raro: contro la mafia, in una famiglia di mafiosi, comunista, nell'era di stradominio democristiano, uno sempre al di là del potere e della vita comoda. Aizzava i tanti schiavi e servi, ed ai padroni infastidiva.
Questo era Giuseppe Impastato, Peppino per tutti: un giovane che sognava una realtà diversa, una società libera dal puzzo del compromesso, una società egualitaria, libera dalla mafia e per farlo scriveva poesie e trasmetteva dalla sua radio non solo musica "ribelle" del 70, ma anche denunce contro la mafia e la malapolitica a volte con toni ironici ed altre volte con toni forti.
"Se questa è la Mafia allora io la combatterò per il resto della mia vita", pronunciò queste parole alla morte dello zio Cesare Manzella, potente boss del paese: la scintilla che diede fuoco alla polveriera nella testa del giovane Peppino.
Il padre Luigi, anch'esso mafioso, morì investito da un'automobile: mafioso amico di mafiosi, probabilmente ha prolungato l'esistenza del figlio Peppino, ma la posizione del figlio, eccessivamente sgradevole, ha portato anche lui alla morte.
Dietro tutte queste morti ci fu (quasi certamente per il Manzella e per Luigi Impastato, certamente per Peppino) Gaetano Badalamenti, boss di Cinisi. Badalamenti era un vero boss, uno di quelli che dove arrivava la vista comandava, uno di quelli amico dello stato, esattamente lo stato democristiano con a capo u Zu Giulio (Andreotti).
In qualche riga, poche ma anche 100 volte tanto non sarebbero bastate, la storia di Peppino Impastato, ai più addirittura sconosciuto.
E' per gente come Peppino che questa società ha tendenzialmente virato sulla rotta del cambiamento. Peppino Impastato è stato molto più che uno scrittore, un conduttore, un attivista politico... Peppino è stato un eroe, Peppino è un eroe: morto e nato nella notte del 9 maggio 1978. Peppino è con noi in ogni lotta, e nella lotta vive.
Onore a te compagno Peppino.

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