mercoledì 14 novembre 2012

Considerazioni globali sulle primarie del Centrosinistra italiano.


Le primarie sono uno strumento politico importantissimo: si sceglie il candidato che guiderà una coalizione. In questo caso tra l'altro, nelle primarie del csx, è ancora più importante poiché quasi certamente si sceglierà il premier che guiderà non una semplice coalizione, ma la coalizione che sarà maggioranza, quella che probabilmente governerà l'Italia.
I tre che si contenderanno la nobil poltrona, ma anche molto molto scottante (ad oggi il debito pubblico italiano sfiora i 2mila miliardi di euro), sono principalmente: Bersani, Vendola e Renzi.
Gli altri due candidati, Tabacci e Puppato molto probabilmente non faranno grande risultato, interessante però è il ragionamento che considera a chi andranno a sottrarre voti queste due figure politiche, in ogni modo di tutto rispetto.
I tre principali candidati ho avuto modo di vederli e seguirli direttamente dal vivo nella mia città, Reggio Calabria. Impressioni positive tutti me ne hanno date in maniera importante, ma questa è un'analisi a posteriori di comizi ed a priori di azioni politiche effettive. E' una visione positiva si, ma ancora non realistica.
Bersani ha effettuato il suo incontro presso un cine teatro, scenografia semplice ma ricercata nei suoi particolari. Molto sobria e calorosa. Nulla di particolarmente rilevante nella comunicazione visiva. Linguaggio sciolto e semplice, ricco di metafore in pieno stile Bersani. Pubblico molto numeroso e caloroso, moltissimi i simpatizzanti piuttosto che i curiosi.
In sala v'era presente quasi la totalità del pd reggino, è sicuramente il candidato "prediletto".
Le idee di Bersani sono molto di sinistra: largo spazio ai giovani ed alle donne, agli stranieri che si sentono davvero italiani, largo spazio alla cultura, all'economia reale ed al lavoro, largo spazio allo sviluppo nazionale che non può che prescindere anche dalla sviluppo del meridione, largo spazio alla moralità ed alla solidarietà, largo spazio agli "stati uniti d'Europa".
I "nemici" citati sono stati: Berlusconi ed il suo agire politico che ha influito pesantemente nell'ultimo ventennio, Grillo ed il suo populismo dittatoriale sfascia politica e Casini, moderato con tendenze da bandiera che segue il vento della vittoria.
Fra gli "amici" degna di nota la notazione di Falcomatà: se vuoi entrare nei cuori reggini devi citarlo, come d'altronde è stato fatto dagli altri due "super candidati".
Vendola ha effettuato il suo incontro presso una piazza cittadina, piazza Camagna, comizio politico vecchio stile. Scenografia estremamente semplice, direi quasi spartana. D'altronde uno come Vendola fa scena da se. Nulla di particolarmente rilevante nella comunicazione visiva se non appunto l'estrema semplicità scenografica. Linguaggio molto semplice ma allo stesso tempo ricercato: si è data la possibilità a vari livelli di interpretare a modo proprio le sue parole. Pubblico molto numeroso, una giusta via di mezzo tra i simpatizzanti ed i curiosi. Molte le figure della cultura reggina presenti.
Le idee di Vendola sono anch'esse molto di sinistra: un chiaro stop alle politiche liberiste, una grande voglia di politiche devote alla cultura, ai giovani ed alle donne, riaffermazione dei diritti dei lavoratori e del lavoro tutto in generale, grande spazio ai rapporti sociali ed alle passioni umane.
I "nemici" particolarmente citati come per Bersani sono stati Berlusconi ed il berlusconismo e Casini.
Come Bersani, Vendola cita Falcomatà, ma in maniera più umana, più calorosa.
Renzi ha effettuato il suo incontro presso la sala Green del consiglio regionale, sala gremita ma in quantità minore rispetto agli altri due super candidati. Scenografia molto
semplice ma allo stesso tempo straordinariamente ricercata, niente era al suo posto a caso. I colori, i simboli, importanti strategie comunicative sono state messe in campo, in chiaro american style. Il comizio tutto ha seguito un iter ben preciso, la comunicazione è stata nettamente più ricercata rispetto agli altri due comizi.
Linguaggio semplice e diretto, accompagnato da slide, tipico modernismo nella comunicazione.
Tra il pubblico, in maggioranza i curiosi rispetto ai simpatizzanti, misto tra gente di cultura e gente comune, comunque chiaramente boicottato dal pd reggino, alla maggior parte del pd, Renzi non piace.
Le idee di Renzi sono un giusto mix tra destra e sinistra: di chiaro stampo neoliberista ma allo stesso tempo vicino alle politiche sociali, numerosi esempi di strategie possibili e teoricamente funzionali, spazio come i due precedenti super candidati alle donne ed ai giovani, alle politiche moderne e di innovazione.
Anche lui cita Falcomatà, che andò a lavorare nella sua Firenze come "angelo del fango". I "nemici" citati sono tanti, dal Berlusconi ai "vecchi" del Pd.
Per scenografia, linguaggio e idee ai super candidati do: 7-8-9 a Bersani, 7-9-9 a Vendola e 9-8-7 a Renzi.
Le mie dichiarazioni di voto sono nettamente favorevoli a Vendola al primo turno, ed eventualmente saranno favorevoli a Bersani in caso di fuoriuscita di Vendola dal secondo turno.
La strategia politica ha comunque "spianato" la strada della vittoria a Bersani, a scapito di eventualità imprevedibili ma neanche tanto(quali ad esempio un sostegno di massa della destra a Renzi).
La strategia bersaniana ha scelto: Vendola per togliere i voti a Renzi, Puppato per togliere i voti a Vendola, quantomeno al primo turno... queste le mie considerazioni personali.
Le primarie, ed i relativi comizi dei candidati, sono state importantissime dal punto di vista della comunicazione, della strategia e della politica in generale.
I candidati se in un primo momento erano col coltello fra i denti, via via hanno abbandonato il piede di guerra, concedendosi gli uni agli altri in caso di vittoria di uno o dell'altro, anche se ancora il tutto è da certificare.
Una cosa è certa, se le primarie andranno a buon fine a vincere sarà il popolo italiano, che sceglierà in maniera salutare il prossimo candidato premier per il csx.
I partecipanti alle primarie è un bene che rimangano uniti anche nel dopo primarie, e quindi probabilmente al governo, sicuramente i vari Bersani, Vendola e Puppato rimarranno uniti, bisogna vedere cosa faranno i vari Renzi e Tabacci. Di netto comunque la posizione del primo sarà più interessante, creerà una nuova corrente nel partito, oppure una nuova realtà politica?
Concludendo con delle ultime considerazioni personali: ritengo più adatto Vendola come premier d'Italia, le sue idee sono nettamente contestualizzabili, apre a dei ragionamenti innovativi e concreti. Un Italia con Vendola in cabina di regia farebbe tanto.
Neanche male vedo Bersani, politico esperto che saprebbe il fatto suo come premier, ma lo metto al 2° posto subito dopo Vendola.
Infine 3° Renzi, che è un ottimo politico che può far molto per l'Italia, ma ancora non è il suo tempo, la sua politica non è adatta secondo me ai tempi che corrono. Vedrei bene un Renzi in una situazione economica migliore e più aperta all'innovazione neoliberista che porta.
Tutte le figure partecipanti alle primarie è importante che rimangano in cabina anche nel post primarie, la politica italiana ha bisogno di figure come le loro: preparati, partecipi e innovativi ognuno a suo modo.
Ad majora semper.

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