mercoledì 31 ottobre 2012

Nichi Vendola come Antonio Di Pietro: sotto giudizio, usciti pulitissimi.


Si scagliano indagini e diffamazioni contro gente che onestamente svolge il proprio importante ruolo. Due personaggi effettivamente scomodi ai più. Tra l'altro più stimati all'estero che in Italia stessa.
Di Pietro è stato martoriato durante gli anni del suo operato politico e dopo il suo operato in magistratura, "un operato scomodo alla banda B" sicuramente in entrambi i casi.
Se lo sono giocati prima in magistratura ed ora ci stanno provando nel campo politico. Ma che si rammenti che è un bene per l'Italia che sia sceso a fare politica. Innumerevoli proposte ed azioni per il bene dell'Italia, tutta, anche quella a lui avversa.
Ed ora questo è il ringraziamento: fango fondato sul nulla, che però fa leva sull'ignoranza(che in Italia si taglia col coltello), e che quindi influenza nettamente il futuro politico dell'Idv. Ma che si sappia, che c'è molta gente che lo sostiene... e che i fedeli, non molleranno la nave quando viene attaccata... e che sono fedeli non per clientelismi, per favoritismi, per amicizia... ma sono fedeli per stima e condivisione di idee e strategie comuni. E che noi dell'Idv e che ci lavoriamo ogni giorno poiché ci crediamo ogni giorno, NON MOLLEREMO!
Italiani, se in Italia avete territori liberi dal nucleare, acqua e relativi servizi pubblici, lotta alle leggi ad personam, lotta alla casta ed ai privilegi delle lobby, la possibilità recente di rimuovere i finanziamenti pubblici ai partiti, l'abrogazione della riforma dell'art 18 dello statuto dei lavoratori e dell'art. 8 della legge n. 148/2011 nel sistema delle relazioni sindacali, se avete chi si batte per voi, se avete "paladini" della legalità, dell'onestà e della giustizia per l'Italia intera è anche grazie ad Antonio Di Pietro. Le macchine del fango sono contro noi, perché sono contro voi!
Il lavoro svolto dall'Idv nazionale è eccezionale! Come d'altronde quello locale, fatta eccezione per casi isolati e regolati nell'immediatezza.
Tra i parlamentari italiani, fra le primissime posizioni per attività svolta, ci sono i parlamentari Idv, che sono 30 ma lavorano per 935 o quasi... Eccellenze assolute quali i vari Borghesi, Di Pietro stesso, Barbato, Donadi, Belisario, Pardi, Zazzera, Rota, Pedica ecc. ecc. nessuno escluso.
E che dire dall'attività svolta dai locali: parlano dei brogli di Maruccio del Lazio, ma pochi parlano ad esempio del grande operato di Giordano in Calabria!
Non si devono fondare accuse sul nulla, non si deve gettare fango su chi opera per gli italiani.
L'Italia dei Valori si ha effettivamente delle colpe, e sono queste: di essere un partito che lavora onestamente, che lavora per quantità e qualità, che è al servizio del cittadini, che fa propaganda su idee sane e innovative, che non chiede favori, di essere un partito generoso non solo al servizio ma anche vicino ai cittadini, di essere un vero partito... uno di quelli dalla modalità quasi sconosciuta in Italia.
L'Italia dei Valori siamo noi, noi cittadini onesti... che vogliono un'Italia veramente diversa! Intransigenti nelle nostre idee, imperterriti nell'operato per gli italiani!

martedì 30 ottobre 2012

Riflessione elezioni in Sicilia.



Il "campione siciliano" messo sotto esame elettorale lascia trapelare qualcosina:
1) Una progressiva diminuzione del potere del cdx,che comunque ha perso solo perché era diviso, insieme infatti avrebbero fatto circa il 41%,ergo vittoria;
2) La vittoria "relativa" di una parte di sinistra,sinistra che insieme avrebbe preso circa il 37%,quindi in un contesto bipolare vittoria del cdx,ma nel contesto attuale avrebbe garantito una governance più stabile a Crocetta,ergo il Csx tutto è meglio che stia assieme,possibilmente sotto un programma comune serio;
3) Fenomeno 5 stelle: loro riaffiorano dove la politica fallisce, e quanto fallimento in Sicilia! Tra l'altro le alternative erano le solite "cricche" quindi ecco il boom dei grillini,ovviamente aiutati da tutta una scenografia di contorno:la politica che fa leva sull'antipolitica. Non mi piacciono molto.
4) Forze "alternative" come Idv e Sel insieme non sono state praticamente considerate, molto probabilmente ha influito il "Caso Fava", si era persa credibilità in partenza diciamolo chiaramente.
5) Non parlerei solo di "astensionismo voluto", ma anche di "astensionismo creato": un solo giorno a disposizione per far votare un consiglio regionale che deve governare 5 milioni di cittadini è assurdo, ci sarebbe dovuto assere almeno il sabato o il lunedì in più, l'unico giorno a disposizione ha influito nettamente sulla percentuale dei votanti e probabilmente anche sulle scelte.
6) I siciliani per fortuna loro credo abbiano scelto il male minore tra i tre contendenti principali Musumeci,Miccichè e Crocetta.
Solo che Crocetta si trova con una maggioranza relativa, quindi deve costruire la sua stabilità governativa, ma non potrà contare su partiti avversi alla destra "moderna" come idv,sel e fli, se la destra si unisce lo sbattono fuori alla prima votazione.
Interessante sarà la posizione del M5S, che potrebbe permettere stabilità alla crocettiana governance,qualora si trovino Cancelleri e il governatore su idee comuni.
Maggiore interesse in tutto questo è di certo la posizione appunto dei grillini, che per il bene dei siciliani non credo faranno gli eversivi di piazza.
Da ogni punto di vista queste elezioni sono tutto sommato interessanti, adesso speriamo bene per gli amici siciliani che si ritrovano ai caselli di partenza con 5 miliardi di debito.
I migliori auguri a tutti.

"Le 10 regole per il controllo sociale." [Noam Chomsky]

L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche.
  1. La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.La strategia della distrazione è anche indispensabile per evitare l’interesse del pubblico verso le conoscenze essenziali nel campo della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica. “Sviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
  2. Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema – reazione – soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, oppure organizzare attentati sanguinosi per fare in modo che sia il pubblico a pretendere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito delle libertà. Oppure: creare una crisi economica per far accettare come male necessario la diminuzione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
  3.  La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi. Questo è il modo in cui condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte negli anni ‘80 e ‘90: uno Stato al minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.
  4. La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato. Per prima cosa, perché lo sforzo non deve essere fatto immediatamente. Secondo, perché la gente, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. In questo modo si dà più tempo alla gente di abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo con rassegnazione quando arriverà il momento.
  5. Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente. Quanto più si cerca di ingannare lo spettatore, tanto più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se questa avesse 12 anni o meno, allora, a causa della suggestionabilità, questa probabilmente tenderà ad una risposta o ad una reazione priva di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
  6. Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l’emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell’analisi razionale e, infine, del senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti…
  7. Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. Far si che la gente sia incapace di comprendere le tecniche ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori” (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
  8. Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti…
  9. Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e si sente in colpa, cosa che crea a sua volta uno stato di repressione di cui uno degli effetti è l’inibizione ad agire. E senza azione non c’è rivoluzione!
  10. Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Grazie alla biologia, alla neurobiologia e alla psicologia applicata, il “sistema” ha potuto fruire di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia fisicamente che psichicamente. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.




Elezioni in sicilia.


Noto che tutti parlano di risultati elettorali, ma nessuno se non pochi parlano di modalità di elezione.
In Sicilia v'è stato solo un giorno possibile per andare a votare,solitamente ce ne sono a disposizione uno e mezzo,o comunque due.
L'astensione è stata forte si, ma altrettanto strana è stata l'organizzazione di questa tornata elettorale. Sono certo che mezza giornata in più avrebbe influenzato di netto queste elezioni.
Non so se è stato garantito a tutti il poter andare a votare, il che è leggermente anticostituzionale.

M5S,partito,movimento... o cosa?


Il M5S è una soluzione politica(perché politica è) drastica, che fa leva sul fallimento quasi totale della politica stessa.
Ma la soluzione proposta non è che sia molto rassicurante: per curare una parte malata del dito, non si dovrebbe amputare il braccio intero.
Non mi rassicurano sti "grillini",a no scusate... "Attivisti del Movimento a 5 Stelle."

Tutto comodamente uno schifo, come sempre.


ICity Rate ha classificato i capoluoghi di provincia italiani "per intelligenza": "sono stati messi a confronto sulla base di circa cento indicatori riferiti alle dimensioni della governance della città, dell'economia, della mobilità, dell'ambiente, del capitale sociale e della qualità dei servizi che hanno poi permesso di arrivare alla classifica finale. "
Reggio è all'87° posto, una delle ultime, come al solito.
Tutto comodamente uno schifo, come sempre.
Ma ce lo meritiamo, eccome! Pochissimi fanno per cambiare qualcosa, l'alternativa è denigrata, l'ignoranza si taglia col coltello, ad una spanna da me "mindafuttu", "tutti si fannu i cazzi soi", e "cu poti futti a destra e sinistra"... ce lo meritiamo alla grande, e d'altronde non poteva essere diversamente.
Chi gliela fa fare ai giovani (ed in generale alle persone d'ogni età) di rimanere? Quali prospettive? Hanno tutte le ragioni del mondo per andare via. Cu cazzu si nda futti se questa continuerà ad essere una città di merda? Chi cats crede che qui cambierà qualcosa? Se mi va bene prendo 1000 euro al mese(nta ll'amicizia), rigorosamente in nero, e tutto va bene, a benzina pa machina nc'esti, i vestiti novi mi ccattu supra u corsu, il sabato sera in pizzeria e quasi quasi mi cattu l'Iphone, che stu telefunu chi aiu ora non mi piaci, MINCHIA CHE LIBERTA'!! QUESTA E' VITA!
Chi crede che qui qualcosa si può fare, che si può ripartire seriamente, cambiando questa schifo di mentalità di questa schifosa massa?
Sulu 4-5 pacci... i soliti pacci... "i soliti storti"...

Con affetto e simpatia, un misantropo italiano.


Se la gente si indignasse e si incazzasse per le cose serie piuttosto che come lo fa per le "minchiate" (calcio, gossip, processi mediatici ecc. ecc...), ecco credo che questa sarebbe di netto un'Italia migliore.
Perché fondamentalmente se la Juve ha segnato in fuorigioco, se Melania l'ha uccisa il marito, se Corona lascia Belen, se lo zio Michele è colpevole, se Schettino sa manovrare una nave, se il nuovo iPhone pesa 28 gr in meno di quello precedente... Ecco se tutto queste cose sono vere o meno, a noi non ce ne deve fregar nulla, perché d'altronde le influenze dirette sulle nostre vite sono pressoché inesistenti.
Ma che bello se la gente qui facesse fermento(ma costruttivamente però, non i soliti "sono tutti dei ladri","io non voto a nessuno","in Italia non c'è futuro" e via discorrendo) per gli aumenti dell'Iva, per lo spreco delle risorse, per la mancanza di lavoro, per le inopportune decisioni di un governo o di un politico, per una questione scientifica, sociale, culturale... seria che sia...
C'è ancora chi crede che la giustizia si possa fare dai divani dietro le tv, i processi mediatici sono uno scempio culturale. Nulla se non sprecare la propria esistenza si fa su quel divano, se non riposarsi.
Italiani se davvero vi volete indignare, fatelo di voi stessi.
Con affetto e simpatia, un misantropo italiano.

mercoledì 24 ottobre 2012

La politica è un'arte.


Nell'operato politico, si deve per primi dare l'esempio del rispetto delle leggi morali e giuridiche, rinunciare a maggior ragione ai compromessi loschi ed alle vie facili, bisogna dare disponibilità totale a chi ne ha scelto la rappresentanza, sempre nel più totale rispetto della morale e della legge.
L'operato politico dev'essere un operato nobile,per l'appunto "onorevole": un gruppo di elettori ha scelto la sua rappresentanza, l'eletto deve rispettare questo "patto" e deve portare a compimento un programma elettorale, biglietto da visita d'una campagna elettorale che si rispetti.
La politica non si fa sulle "spalle degli altri": ben venga la critica all'operato degli oppositori o comunque dei concorrenti, ma non sia una sterile critica e soprattutto che non rimanga solamente tale, alla critica va affiancata l'alternativa alla proposta.
Ben vengano anche all'interno di uno stesso movimento/partito le critiche tra i concorrenti, ma che siano sempre affiancate da una proposta alternativa e soprattutto che le critiche non siano fatte populisticamente per ridimensionare un compagno di partito.
La politica è un'arte,dev'essere un'arte, l'arte del buon governo.

venerdì 12 ottobre 2012

Alla ricerca del progresso democratico,formazione e partecipazione dei cittadini:una vera forma di Democrazia.




L'involuzione del concetto di democrazia è avvenuta in contemporanea con il regresso culturale,etico e sociale.
La democrazia,nella sua forma originale,era "partecipativa",attuabile poiché relativamente poche persone entravano in gioco:non era il "demòs" tutto che vi partecipava,ma solo uomini e quindi non donne,schiavi e stranieri.
Il concetto di democrazia oggi teoricamente coinvolge tutte le figure presenti nella società,sillogisticamente un governo è la riflessione della società:positività e negatività sono riflesse.
Il problema,moderno,è che la società è imbottita di mediocrità:direi una nuova forma di analfabetismo frutto del progresso,l'atrofizzazione della razionalità in seguito a forti influenze della tecnologia e delle mode.
Di conseguenza a tale tendenza la politica che accede al governo non può che essere "mediocre".
Le soluzioni ci sono:"rivoluzioni progressiste",niente di repentino,niente di violento,nessun estremismo,tramite una serie di riforme progressive ci si evolve pian piano,un cambiamento non repentino,è un cambiamento probabilmente di tempo indefinito.
Bisogna ristabilire la "partecipazione attiva" del "demòs" tutto,i mezzi tecnologici oggi possono essere sfruttati meglio,ad esempio l'informazione libera sul web dimostra come sia possibile partecipare indirettamente e non alla politica governativa.
Dalla sua il demòs,per partecipare alla vita politica democratica deve anzitutto avere volontà e la relativa preparazione(se c'è la preparazione è molto probabile ci sia la volontà),la partecipazione politica va fatta seriamente,con valori fondamentali quali l'etica,la legalità,il rispetto e la conoscenza culturale.
La partecipazione attiva,fatta non prima di un percorso formativo,potrebbe essere ristabilita introducendo nuovi metodi assembleari e nuovi metodi di partecipazione,ad esempio(organizzazione):costituire dei comitati istituzionali locali,supponiamo un ente come la città,qui vi si riuniscono i cittadini che a loro volta sono organizzati in gruppi al fine si di dare voce a tutti,ma non in contemporanea e senza organizzazione.
Da ogni singolo gruppo di cittadini viene fuori un'opinione,opinione che poi sarà trasmessa all'ente locale,a sua volta una rappresentazione di figure dell'ente locale partecipa ad una riunione di livello più grande,supponiamo regionale.Dopo il livello regionale supponiamo un livello maggiore,ad esempio una macro area come Sud,Nord o centro Italia.Ancor superiore a questo livello v'è il livello nazionale. Secondo tal procedimento,molto più dinamico di quello che sembra,tutti i cittadini partecipano attivamente e Democraticamente al governo.
Questo "metodo",coinvolge tutti su più livelli e potrebbe essere adottato per tutti i livelli amministrativi:"circoscrizione",comune,provincia,regione,stato,continente,mondo. Tutti i cittadini,secondo una concezione globale che non integra solo la questione economica,potrebbero essere seriamente partecipi della governance locale,comunale,provinciale,regionale,nazionale,continentale,globale.




Formazione e partecipazione dei cittadini:una vera 

forma di Democrazia.










giovedì 11 ottobre 2012

Lettera aperta ai commissari.


Lettera aperta ai commissari Dr. Vincenzo Panico, Dr. Giuseppe Castaldo e Dr. Dante Piazza in rappresentanza dello stato a Reggio Calabria.

Reggio Calabria, 11 ottobre 2012
Illustrissimi,
Lo Stato c’è, perché voi ci sarete!
Ancora una volta il nostro stato fa la voce grossa dinanzi le problematiche dimostrando tutta la sua imponenza e la sua importanza.
Reggio Calabria vi aspetta: la politica ed il malaffare sono storia moderna oramai, già si sente nell’aria il cambiamento, lo stato italiano blocca la proroga del malaffare.
La politica che amministra viene messa in stand-by per almeno 18 mesi, un atto di notevole rilevanza di questi tempi, ove spesso la politica non rappresenta “l’arte del buon governo”. Laddove questa fallisce, c’è lo stato italiano, il contesto ne è una palese dimostrazione. Fra i cittadini è presente sconforto ed astio nei confronti dell’uomo politico: un sentimento certamente da ridimensionare perché nella prossima tornata elettorale le scelte possano esser prese con saggezza, criterio, ma soprattutto con onestà.
Le aspettative sono grandissime, ci aspettiamo molto da voi e dal vostro impegno, al fine di garantire finalmente crescita e progresso nella nostra città, elementi che non possono prescindere da ordine economico, adeguati investimenti e rispetto delle leggi, giuridiche e morali.
Nel frattempo noi cittadini “ricambieremo”, come è doveroso e giusto che sia: garantiremo il nostro impegno ed il nostro supporto morale a questa nuova amministrazione, impegno che va protratto adempiendo compiutamente ai nostri doveri, nel più totale rispetto delle leggi e della società. Proveremo a ripartire dalla nostra onestà morale e professionale: Reggini onesti ce ne sono, eccome! Solo che spesso vengono criminalizzati tutti per colpire i veri criminali, che purtroppo non mancano e son tanti, sarebbe inutile far finta della loro inesistenza.
Una volta per tutte Reggio ha l’occasione di rinascere, volgendo un’importante sguardo al futuro, non dimenticando il passato, vivendo a dovere il presente. I cittadini di Reggio vogliono ricordare cosa voglia dire “Primavera”, la nostra primavera è ricominciata il 9 ottobre.

Anche questa è Reggio. Benvenuti a Reggio Calabria.


Carmelo Idone, giovane attivista politico reggino.

mercoledì 10 ottobre 2012

Scioglimento dell'amministrazione comunale reggina.

Il comune di Reggio Calabria è stato sciolto.
Ma niente entusiasmi:è stato sciolto a causa del condizionamento della criminalità organizzata,non una cosa da nulla,non un motivo per cui festeggiare.
Ci aspettano 1/2 anni di commissariamento,periodo di tempo da sfruttare per costruire un'alternativa seria al connubio politica-malaffare che ha contraddistinto le ultime amministrazioni comunali.
Attenzione anche ai signori che si proporranno come santoni,buona parte della gente che ha composto questo comune spero non si ricandidi ed in tal caso che non venga votata,sia della maggioranza(ovvietà) che dell'opposizione. 
Reggio ha bisogno di volti nuovi,e non parlo solo d'età.
L'occasione che abbiamo,da sfruttare in pieno,è quella di ripartire da valori quali la legalità,la giustizia e l'onestà morale... di conseguenza verranno l'equilibrio sociale e le garanzie per i diritti dei cittadini,il tutto farà progresso.. da troppo tempo siamo fermi.
Ancora una volta la giustizia ha fatto il suo corso,ripartiamo da qui... ripartiamo da noi!
Reggio s'è desta!





martedì 9 ottobre 2012

Elezioni in terra di Trinacria.


Beppe Grillo domani mattina proverà ad attraversare a nuoto lo specchio d'acqua che divide la Sicilia dal continente:tornano in mente altri importanti nuotatori come Mao e Mussolini.
La regal impresa,vedrà protagonista il buon uomo nuotare da Reggio verso Messina,controcorrente:in pieno stile Grillo.
Una cosi scenografica impresa non poteva che interessare anche i bookmaker che danno a 4.50 l'arrivo in nuoto del comico,a 1.15 il relativo fallimento.
Sono,tra l'altro,previste forme di assicurazione:alcune prevedono la copertura spese dell'eventuale recupero della salma e relativo rimpatrio.
Giusto per parlare di amministrazione,la Sicilia è protagonista di un dissesto finanziario di immane proporzioni,si parla di 5 miliardi di buco di bilancio economico,anche se c'è chi dice 15 miliardi, alcuni addirittura affermano che il debito italiano è praticamente quello siciliano,e che togliendo la Sicilia dall'Italia si risanerebbe l'economia nazionale andando a far scendere di netto sotto l'1 il rapporto Debito/Pil.
Ma tornando a parlare seriamente di politica, ed estromettendo Grillo dai giochi, credo che la Sicilia abbia bisogno di serie figure politiche capaci e non di buffoni di corte che hanno giocato/rubato alle spalle dei cittadini siciliani e/o che si (ri)propongono.
La scenata di Grillo più che influenzare l'elettorato siciliano,prepara il terreno alle nazionali di primavera,a Grillo ben poco interessa della Sicilia,sa bene di una sconfitta in partenza,nella migliore delle ipotesi prenderà un seggio,Grillo strategicamente mira all'Italia.
Tornando in Sicilia,chi si candida alla guida della regione dovrà essere una figura appoggiata da una maggioranza importante,e che dovrà esser capace di limitare/rimediare al disastro delle precedenti amministrazioni.
Micciché(Grande Sud) e Musumeci(Pdl,lista a suo nome,La Destra) da una parte,Crocetta(Pd,Api,Udc) e Marano(Idv,Sel,Fds,Verdi:Libera Sicilia) dall'altra:questi i nomi che sicuramente si contenderanno lo scettro bollente di governatore siciliano.
Forse è la prima volta che si affrontano totalmente divisi sia cdx che csx, quindi sarà interessantissima tale tornata elettorale regionale.
E' quasi certo un doppio turno,altrettanto interessante sarà quindi in un secondo momento il gioco di alleanze.
Spero i cittadini siciliani possano prendere una saggia decisione dentro la cabina elettorale,e soprattutto limitare il più possibile l'astensionismo,che fa sempre il gioco dei poteri forti.
"La rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo,ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano.Quella matita,più forte di qualsiasi arma,più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello"
[Paolo Borsellino]

Un saluto a Ernesto Guevara.


‎45 anni fa,veniva a mancare all'umanità "Che Guevara"... al secolo Ernesto Guevara de la Serna.
I 39 anni di vita di quell'uomo hanno lasciato un'eredità culturale pazzesca tra noi,un uomo trasformato in mito dalla sua stessa morte,tragicamente avvenuta per mano di vili e traditori.
Probabilmente quest'oggi le bacheche si "intaseranno di Che Guevara",ma ce ne fossero solo poche in più di persone coerenti con quel pensiero,questo sarebbe potuto essere un mondo diverso.Gli "pseudocultori" che distruggono la conoscenza,in tal caso in un colpo solo quella di tipo culturale,sociale e politica. Gli pseudocultori non mancano mai.
Di Guevara non va fatta idolatria,quella è roba d'altre religioni... Guevara va letto, ponderato ed approfondito attentamente,al fine di capire come un uomo deve difendere la propria libertà e la propria vita, giacché una vale l'altra.
Guevara ci ha insegnato che l'amore è rivoluzione e che sono i grandi sentimenti a smuovere le cose,che il vero bene non è quello materiale,che ogni ingiustizia commessa su un essere umano è un'ingiustizia subita da tutti,che i veri valori sono quelli morali,che il vero cambiamento siamo noi e per primo in noi nasce,che il popolo è padrone indiscutibilmente del proprio destino,che il confronto verbale è crescita,che si è immortali nelle azioni perpetuate,che vale la pena di morire per le cose senza le quali non vale la pena vivere,che gli uomini esigono sempre l'impossibile e che chi si arrende,ha perso in partenza.
Guevara,il rivoluzionario per eccellenza,ci ha insegnato come viene resa dignitosa una vita... degna d'esser chiamata Vita.
Hasta la victoria siempre comandante!

venerdì 5 ottobre 2012

Matteo Renzi a Reggio Calabria.


Renzi è un "politico moderno" che da tempo non si vedeva nel csx. Molto "stile Berlusconi".
Il suo comizio.La cura della "scenografia" e del discorso è stata maniacale,ogni cosa è stata chiaramente fatta seguendo serie logiche della comunicazione:colori degli sfondi e delle scritte,abbigliamento,video filmati(si è iniziato con della autoironia,e si è proseguito su quella strada),persino il suo ritardo(!!!),discorso perfetto ed impeccabile... in poche parole Renzi "si è dimostrato piccolo per entrare nella gente in platea",che tutto sommato l'ha accolto bene dopo un palpabile inizio in diffida.
Molta la gente presente "solo per curiosità".
Il "rottamatore" ha fatto capire che non rottamerà "i vecchi" della politica,ma il marcio... che spesso coincidono.Ha illustrato un paio di mosse politiche(di chiara filosofia csx) possibili e tra gli altri una analisi sullo spreco delle risorse date dall'Unione Europea e un'analisi dei costi di produzione in Italia rapportandoli con altri paesi.
Ha illustrato la lotta interna al Pd(partito vergognoso:disgregato nella contesa al potere,unito per le torte)e che effettivamente si è potuta constatare vedendo alcune assenze di spicco stamane,degna di nota tra l'altro l'assenza di molti giovani democratici.
Le mie considerazioni. Renzi lotta contro quei signori che hanno distrutto il miglior partito della storia italiana,il PCI,per fare quello schifo che è oggi il Pd(per buona parte eh!Non tutti...),merita assolutamente una possibilità interna al Pd di cambiare le cose: è il maggior partito d'Italia,indirettamente e non tocca tutti la sua politica, bisogna scegliere con attenzione chi mettervi a capo,anche non da elettori Pd.
Però,il tutto è "complicato" nella decisione poiché si parla di primarie di coalizione,ergo avversario sarà anche Vendola,che è uno dei pochi che considera ancora l'idea di un csx unito.
Se si sarebbe votato solo per primarie di partito Pd, Renzi molto probabilmente avrebbe avuto la mia preferenza.
Ma essendo primarie di coalizione bisogna valutare con attenzione: valutare bene il suo operato da sindaco ed il suo programma elettorale sul sito personale,poi valutare cosa vuole fare Vendola e relative idee future,se Vendola apre ad un csx unito in futuro da un programma serio non avrei dubbi nel sceglierlo nelle primarie di coalizione.
La presenza alle vicende e la diretta "constatazione" dei fatti permette la fioritura in totale autonomia di idee e considerazioni proprie, portando avanti considerazioni lette sui giornali,e/o sentite raccontare da qualcuno,si portano avanti le idee di quei "qualcuno" che palesemente parteggiano,come credo anche talvolta è giusto che sia.
Molti ne parlano bene non sapendo il perché,idem quelli che ne parlano male,insomma più che considerazioni trovo "giudizi di massa" su Renzi.
Fatevi prima una chiara idea valutando seriamente,poi criticate.. bene o male.